Ci sono alcuni cibi che non vanno assolutamente consumati se scaduti. Infatti, non si gode del naturale apporto nutrizionale di quell’alimento ma ci potrebbero essere anche delle conseguenze per la salute delle persone. Vediamo nel dettaglio quali sono i cibi scaduti che non devono essere consumati in alcun caso.
Scadenza del cibo, che cos’è
Una buona regola durante l’acquisto al supermercato di alimenti di vario genere è di controllare sempre accuratamente la data di scadenza. Occorre saper gestire correttamente il cibo sotto questo punto di vista non solo per evitare sprechi, ma anche per consentire al proprio corpo di essere nutrito in maniera adeguata evitando situazioni di potenziale rischio.
Tuttavia, ci sono alcuni alimenti che possono essere anche consumati dopo la data di scadenza mentre altri invece non vanno assolutamente ingeriti in quanto pericolosi per la salute.
Va sottolineato che la scelta non va fatta in maniera arbitraria ma bisogna attenersi alle normative europee che vengono in supporto al consumatore per aiutarlo nella gestione di queste situazioni. Pochi sanno infatti che per i prodotti alimentari bisogna fare un distinguo tra quelli che dispongono di una data di scadenza e invece quelli per i quali è indicato il termine minimo di conservazione.
La data di scadenza indica in maniera precisa il giorno entro il quale bisogna consumare quel determinato prodotto. È un metodo che viene utilizzato soprattutto con gli alimenti freschi come la pasta fresca, i latticini, ma anche gli insaccati. Il termine minimo di conservazione invece viene identificato come la dicitura da consumarsi preferibilmente entro.
Normalmente dopo questa dicitura viene riportato il giorno e il mese se c’è una conservazione che avviene entro un tempo massimo di 90 giorni. Se invece il tempo di conservazione arriva fino ai 18 mesi allora viene riportato soltanto il mese e l’anno. Oltre questa durata l’indicazione riguarda soltanto l’anno.
Cibi oltre la data di scadenza
Abbiamo riportato questa differenza tra le due tipologie di indicazioni che vengono riconosciute dalla normativa europea perché permette di avere un approccio ottimale rispetto a una scelta dei cibi che possono essere mangiati senza problemi oltre alla scadenza. In particolare per tutti i prodotti sui quali viene indicato il termine minimo di conservazione e quindi la dicitura da consumarsi preferibilmente entro, sarà comunque possibile mangiarli dopo la scadenza in maniera sicura.
Certamente il sapore potrebbe essere diverso e l’apporto nutrizionale meno importante ma non ci sono rischi dal punto di vista della salute. Con questa differenziazione il consumatore riesce a muoversi in maniera oculata e prendere delle decisioni corrette. Ma vediamo nello specifico quali sono le tipologie di alimenti che assolutamente non vanno mangiate oltre la scadenza per non incorrere in possibili problemi di salute.
Gli alimenti da non mangiare dopo la scadenza
Tendenzialmente i cibi che non possono essere mangiati dopo la loro naturale scadenza perché potrebbero compromettere la salute delle persone sono quelli freschi. In questa categoria rientrano certamente i salumi e gli insaccati in generale. Ingerire questo genere di prodotto dopo che è stata superata la data di scadenza riportata nella confezione di vendita potrebbe essere molto pericoloso perché nocivi per il corpo.
Un’ulteriore indicazione della pericolosità degli alimenti arriva anche dal cattivo odore. Bisogna quindi annusare e se viene emanato un cattivo odore allora meglio lasciar perdere e buttare il salume nell’apposito secchio dell’immondizia. Mangiare un salume in queste condizioni potrebbe far insorgere la listeria. I
n pratica c’è un batterio che comporta numerosi sintomi di malessere come la diarrea, il dolore addominale dolori muscolari, febbre, linfonodi ingrossati, mal di testa e anche perdita di peso in maniera ingiustificata. Inoltre la listeria comporta sete e forte vomito in alcuni casi.
Insomma una condizione che certamente è meglio evitare soprattutto per i bambini. Un secondo alimento da non consumare se superata la data di scadenza è la carne fresca. I rischi nel consumare carne ormai passata sono rilevanti perché può dar luogo alla salmonella oppure all’escherichia coli.
Purtroppo anche i sintomi della salmonella sono piuttosto importanti e compromettono il benessere delle persone perché inducono nausea, dolore addominale come se fossero dei campi ma anche diarrea, febbre e vomito. È una condizione che può durare fino a quattro giorni anche se ci sono dei casi più gravi in cui ovviamente le problematiche tendono ad aumentare per la persona.
L’escherichia coli è un’altra infezione che comporta dei disturbi che riguardano soprattutto l’apparato digerente con crampi addominali vomito e una diarrea con sangue. La lista di alimenti che non vanno assolutamente consumati dopo la loro data di scadenza ovviamente si arricchisce di latticini freschi in quanto possono causare una fastidiosa intossicazione alimentare che nei casi più gravi potrebbe anche richiedere il ricovero in ospedale.
Anche i succhi di frutta scaduti non devono essere bevuti perché contengono batteri e possono causare numerosi disturbi sempre a livello intestinale. La lista si arricchisce di alcune tipologie di frutta come le fragole, lamponi e mirtilli che nonostante siano molto ricchi di poteri antiossidanti potrebbero anche sviluppare un parassita molto pericoloso conosciuto con il nome di cyclospora. L’infezione che ne deriva induce dei sintomi di natura gastrointestinale e sistemici. In particolare c’è la diarrea miniatura acquosa, la febbre, crampi addominali ma anche sensazione di nausea, malessere in generale, perdita di peso e inappetenza.
Se il sistema immunitario è funzionale, il tutto si risolve in maniera spontanea ma la durata può essere anche di alcune settimane e peraltro c’è il rischio di recidive. Ovviamente i rischi aumentano se c’è un paziente immunodepresso. Infine tra i cibi da non consumare quando scaduti ci sono i germogli che possono essere ricchi di batteri come la salmonella e anche le verdure in generale a foglia verde.
Siccome vengono acquistate molto spesso al mercato e quindi non in confezioni in cui viene riportata la scadenza, ci si accorge del problema quando risultano deteriorate e possono essere veicolo di batteri come l’escherichia coli.
Al di fuori di questa lista di cibi assolutamente da non consumare dopo la data di scadenza se ne sono altri che potrebbero essere anche mangiati con la consapevolezza di ritrovare delle proprietà organolettiche inferiori al normale e l’apporto nutrizionale non è ottimale. Resta comunque valido il consiglio di odorare gli altri cibi e di lasciare stare se ci sono sensazioni negative in tal senso.